iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

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Voce FEDE
Descrizione DONNA, vestita di bianco, che si tenga la destra mano sopra il petto, e con la sinistra terrà un Calice, e attentamente lo guardi. Sono tre le virtù insegnateci nella nuova, e ultima legge data per bocca di Cristo N. S. ancorché furono sempre necessarie in ogni legge per la salute dell'anima. Ma la fede è prima delle altre due alle volte, però non sempre, in generatione, non potendo alcuno havere, nè speranza, nè carità senza essa, dalla quale queste dipendono in questa vita necessariamente. Questa dunque si fà vestita di bianco, e bella di faccia, perché come il color bianco ci mostra la similitudine della luce, quale è cosa esistente, e perfetta di sua natura, e il color nero ci mostra le tenebre, che sono solo privatione di essa; così dobbiamo noi credere, che chi ha fede perfetta, e formata con la carità habbia l'essere, e viva, e chi di questa sia privo si avvicini, o sia in tutto prossimo alla privatione, e alla morte eterna. L'uno ci disse Cristo Signor Nostro in quelle parole: Qui credit in me, etiam si mortuus fuerit, vivet. L'altro s'ha dal sacro Simbolo di S. Atanasio: Hæc est fides Catholica, quam nisi quisque fideliter, firmiterque crediderit salvus esse non poterit. Mostra ancora la bianchezza del vestimento, che questa virtù non s'acquista con l'introdurre le scienze nell'anima, come il color bianco a' panni non si dà con colori materiali, ma solo s'acquista purificando il panno da gli altri colori; così la fede quando è netta, l'anima con la gratia, e carità in modo, che non penda troppo alle inclinationi, che danno diletto, nè alle scienze, che fanno superbo, più efficacemente opera, e ha la sua perfettione. Nota ancora questo colore, che facil cosa è deviar da questa santa virtù, come è facile macchiare un candidissimo vestimento, e per questa cagione molti, incorrendo in un solo errore con pertinacia, sono a ragione ributtati dalla Santa Chiesa, sapendo, che Qui in uno delinquit factus est omnium reus. La mano, che tiene sopra il petto mostra, che dentro nel cuore si riposa la vera, e viva fede, e di quella saremo premiati, non della finta, che molte volte si mostra nella mortificata apparenza de' corpi. Nell'altra mano tiene il Calice, simbolo della Fede, ove si sostentano tutte le nostre speranze, e il fine de' nostri desideri.

FEDE nella Medaglia di Plautilla.
UN uomo con una Donna, che si danno la fede stringendosi la destra mano.

FEDE NELL'AMICIZIA
DONNA, vecchia, e canuta, coperta di velo bianco, co'l braccio destro disteso, e di un altro velo sarà coperta la destra mano. Tiene coperta la man destra, secondo l'ordine di Numa Pompilio, Rè de' Romani nel sacrificio da farsi alla Fede, per dare ad intendere, che si ha da guardare la fede con ogni sincerità, e, che ella era consacrata nella destra mano, e però la dobbiamo difendere con ogni prontezza. Rappresentasi canuta, e vecchia, perché così la chiamò Virgilio, il che dichiara uno interprete, dicendo, che si trova più fede ne gli uomini, che hanno per molti anni maggiore esperienza, e aggiunge, per mostrare, che non basta conservar la fede per alcun tempo, ma bisogna, che sia perpetua. Racconta di più Acrone, che sacrificando alla Fede il Sacerdote, si copriva non solo la destra mano con bianco velo, ma il capo ancora, e quasi tutto il corpo, a dimostratione della candidezza dell'animo, che suol prevenire sempre la fede. Però disse l'Ariosto:
Non par, che da gli antichi si dipinge
La santa Fè vestita in altro modo,
Che d'un vel bianco, che la cuopra tutta,
Che un sol punto, un sol neo la può far brutta.

FEDE RELIGIOSA
DONNA, vestita di bianco, con l'elmo in capo, nella mano destra terrà una candela accesa sopra un cuore, e nella sinistra la Tavola della legge vecchia insieme con un libro aperto. La Fede, come una delle virtù Teologali, tiene in capo l'Elmo, per dimostrare, che per havere la vera fede si deve mantenere l'ingegno sicuro da' colpi delle armi nemiche, che sono le ragioni naturali de' Filosofi, e le sofistiche ragioni de gli heretici, e mali Christiani, tenendo ferma la mente alla dottrina Evangelica, e a' Divini commandamenti. Il libro, con le Tavole di Moise, sono il Testamento nuovo, e vecchio insieme, come principal somma di ciò, che si deve credere, che sono i commandamenti di Cristo Signor nostro insieme con quelli della vecchia legge, per conformità del detto suo, che dice: Non sono venuto a destruere la legge, ma ad aggiungergli. Il cuore in mano, con la candela accesa mostra l'illuminatione della mente nata per la Fede, che discaccia le tenebre dell'infedeltà, e dell'ignoranza. Però per antica cerimonia nel Sacrificio della Messa, e in altri atti Ecclesiastici, si vede l'uso de' lumi, e delle torchie accese, del che diffusamente tratta Stefano Durante, de ritib. Eccl. lib. I. cap. 10. Et altrove. Il Reverendiss. Padre Ignatio nella composizione d'alcune sue imagini, distinse la Fede perfetta dall'imperfetta, facendone una, che sollevi con una mano la carità, l'altra, che la scacci, tenendo ambedue in mano il Calice, per dimostrare, che riceve la sua perfettione ne gli ufficij di carità, e, che è ancora senza essi virtù, se bene di gran lunga si scosta dalla perfettione di quel fine al quale facilmente si solleva mediante il suo aiuto. Però S. Iacomo la dimanda Fede morta.

FEDE RELIGIOSA O TEOLOGIA
DONNA, vestita di bianco, la quale tenga una Croce in una mano, e nell'altra un Calice, perché essendo ella una ferma credenza di quelle cose, che al senso non appariscono, e nelle quali non è fondata la speranza Christiana, e perché i due principali capi della Fede religiosa e viva informata con la carità, che è virtù, che giustifica l'uomo, e lo fà degno delle ricchezze dell'altra vita, sono credere in Cristo Crocefisso, come dice S. Paolo, e il Sacramento dell'Altare; però si dipinge con la Croce, e co'l Calice, mostrandosi, che queste due cose, una delle quali appartiene alla Redentione, l'altra alla reintegratione delle forze dell'anima, sono la via da incaminarsi con progresso nella fede Christiana.