iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
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ICONOLOGIA

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Voce FATO
Descrizione UOMO, vestito di panno di lino, per la ragione sopradetta, avrà in capo una Stella, nella man destra il Caduceo di Mercurio, nella sinistra una Conocchia co'l fuso, ma, che il filo sia tronco nel mezzo. Le ragioni, che si assegnano alle dette cose, sono queste primieramente, perché il fato si tiene per divolgata opinione de' savij della Gentilità, che consista nella disposizione delle Stelle, e, che tutti i nostri humani affari, e importanti negotij trapassino, secondando il moto di esso: però sopra il capo, come dominatrice, si dipinge la Stella detta. Il Caduceo, dinota la potestà del fato, o vero un certo divino spirito, o moto per lo quale non solamente la mente nostra, ma tutte le cose create, ancora si muovono, e si governano, e credevano di più gli Antichi, che fosse un certo vincolo, co'l quale noi venissimo obligati e ristretti con l'istesso Iddio, e, che con noi la necessità di questo medesimo adunasse tutte le cose. Lo dipingevano con la Conocchia, e co'l Fuso, perché così si mostra il debolissimo filo de' nostri giorni, attaccato alle potenze del Cielo.

FATO, DISPOSIZIONE FATALE O DESTINO.
UOMO, vestito con amplissimo vestimento di panno di lino, starà riguardando nel Cielo una Stella, che risplenda in mezzo a molta luce, la quale sia terminata da alcune nuvole di tutte le bande, dalle quali cada in giro sino a terra una catena d'oro, così descritta nell'ottavo libro dell'Iliade, e significa, secondo, che riferiscono Macrobio, e Luciano, la congiuntione, e il legamento delle cose humane con le divine, e un vincolo dell'humana generatione co'l Sommo Fattore suo, il quale, quando gli piace tira a se, e fà innalzare le nostre menti al più alto Cielo, ove mai altrimenti non potremmo arrivare con ogni nostro sforzo terreno; però il divin Platone volle, che questa catena fosse la forza dello spirito divino, e del suo ardore celeste, dal quale sono bene spesso rapiti gli animi di gran valore a segnalate imprese. Si veste di lino perché, come racconta Piero Valeriano nel libro XL., gli antichi sacerdoti Egizi ponevano il Lino per lo fato, rendendone ragione che, come il lino è frutto, e parto della Luna, così anco sono i mortali soggetti alle mutationi del Cielo. Et questa come anco la seguente imagine haviamo descritta conforme alla superstizione de' gentili, essendo cosa illecita a noi Christiani credere il Fato, come diffusamente insegna S. Tommaso contra Gentiles lib. 3. cap. 93.