iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

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Voce ELEMOSINA
Descrizione DONNA, di carnagione bianca di bello aspetto, con fronte quadrata, occhi grassi, e naso alquanto aquilino, con abito lungo, e grave con la faccia coperta d'un velo, perché quello, che fà elemosina, deve vedere a chi la fà, e quello, che la riceve non deve spiar da chi venga, o donde. Habbia ambe le mani nascoste sotto alla veste, porgendo così danari a due fanciulli, che stiano aspettando dalle bande. Haverà in capo una Lucerna accesa circondata da una ghirlanda d'Oliva, con le sue foglie, e frutti. Le mani frà i panni nascose significano quel, che dice S. Matteo al 6. cap. Nesciat sinistra tua, quid faciat dextera, e quell'altro precetto, che dice Ut sit elemosina tua in abscondito, e Pater tuus, qui videt in abscondito, reddat tibi. La lucerna accesa dimostra, che come da un lume s'accende l'altro, senza diminutione di luce, così nell'essercizio dell'elemosina Iddio non pate, che alcuno resti con le sue facoltà diminuite, anzi, che gli promette, e dona realmente centuplicato guadagno. L'Oliva per corona del capo dimostra quella misericordia, che muove l'uomo a fare elemosina quando vede, che un povero ne habbia bisogno, però disse David nel Salmo LI. Oliva fructifera est in domo Domini. Et Hesichio Gierosolimitano, interpretando nel Levitico: Super fusum oleum, dice, significare l'elemosina, sì come l'Incenso è simbolico dell'oratione, e de' preghi, che si fanno al sommo Dio. La fisonomia della faccia è descritta così da Aristotele al 6. Et 9. cap. ne gli uomini, che hanno magnanimità, e misericordia, che sono ambe due virtù dalle quali come da fonti, l'elemosina nasce, e deriva.