iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

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Voce CASTITÀ
Descrizione DONNA, vestita di bianco si appoggi ad una Colonna, sopra la quale vi sarà un Crivello pieno d'acqua. In una mano tiene un ramo di Cinnamomo, nell'altra un vaso pieno d'Anella. Sotto alli piedi un Serpente morto, e per terra vi saranno danari, e gioie. Vestesi questa donna di bianco per rappresentare la purità dell'animo, che mantiene questa virtù, e s'appoggia alla colonna, perché non è finto, e apparente, ma durabile, e vero. Il Crivello sopra detta colonna per lo gran caso, che successe alla Vergine Vestale è indicio, o simbolo di castità. Il Cinnamomo odorifero, e pretioso dimostra, che non è cosa della castità più pretiosa, e soave; e, nascendo quest'albero nelle rupi, e frà le spine, mostra, che frà le spine della mortificatione di noi stessi, nasce la castità, e particolarmente la verginale. Le Anella sono indicio della castità matrimoniale. Il serpente è la concupiscenza, che continuamente ci stimola per mezzo d'amore. Le Monete, che si tiene sotto a' piedi danno segno, che il fuggir l'avarizia è conveniente mezzo per conservar la castità.

DONNA, bella, di honesta faccia, nella destra mano terrà una sferza alzata in atto di battersi, e un Cupido con gli occhi bendati gli stia sotto a' piedi. Sarà vestita di lungo, come una Vergine Vestale, e cinta nel mezzo di una fascia, come hoggi in Roma usano le Vedove, sopra la quale vi sia scritto il detto di S. Paolo: Castigo corpus meum.

Castità nella Medaglia di Giulia Pia. DONNA, che siede con uno Scettro in mano, e con due Tortore in seno.

CASTITÀ MATRIMONIALE
DONNA, vestita di bianco, in capo avrà una ghirlanda di Ruta, nella destra mano tenga un ramo di Alloro, e nella sinistra una Tortora. La ruta ha proprietà di raffrenare la libidine, per l'acutezza del suo odore, il quale essendo composto di parti sottili per la sua calidità risolve la ventosità, e spenge le fiamme di Venere, come dice il Mattiolo nel 3. lib. de' suoi Commenti sopra Dioscoride. Tiene il ramo dell'Alloro, perché quest'Albero ha grandissima simiglianza con la castità, dovendo essa esser perpetua, come è perpetuo il verde del Lauro, e stridere, e fare resistenza alle fiamme d'Amore, come stridono, e resistono le sue foglie, e i suoi rami gettati sopra il fuoco. Però Ovidio nel primo lib. delle Metamorf. finge, che Dafne Donna casta si trasformasse in un Lauro. La Tortora ci insegna co'l proprio essempio a non contaminare giamai l'onore, e la fede del Matrimonio conversando solamente, e sempre con quella, che da principio si elesse per compagnia. Si può ancora dipingere l'Ermellino per la gran cura, che ha di non imbrattare la sua bianchezza, simile a quella di una persona casta.