iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
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ICONOLOGIA

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Voce TRAGEDIA
Descrizione DONNA, vestita di nero, nella destra mano tiene un Pugnale ignudo insanguinato, con gli Stivaletti ne' piedi, e in terra dietro alla spalle vi sarà un Vestimento d'Oro, e diverse Gemme pretiose. Vestesi la Tragedia di color nero, per essere tal abito maninconico, e convenevole a questa sorte di Poesia, non contenendo essa altro, che calamità, e le ruine de' principi con morti violente, e crudeli, il che dimostra il Pugnale insanguinato. Et fù questa Poesia ritrovata da gli antichi per molte ragioni, ma principalmente per ricreare, e confortare gli animi de' Cittadini, li quali havessero potuto pensare per confidenza di se stessi di dover arrivare alla Tirannide, e al reggimento de gli altri uomini, togliendo loro la speranza di buon successo, con l'essempio delle infelicità de gli altri, che, a queste arrivati, si sono fabricate grandissime calamità, dal che si conchiude esser bene contentarsi dell'honesta fortuna, e senz'altra pompa vivere allegramente con quei pochi commodi, che partorisce la debole fortuna de' semplici Cittadini. Insegna ancora a' Principi, e Signori a non violentar tanto il corso della loro grandezza co'l danno de' Cittadini, che non si ricordino, che la loro fortuna, e la vita stà spesse volte riposta nelle mani de' Vassalli. Il Pugnale insanguinato, dimostra, che non le morti simplicemente, ma le morti violente de' Principi ingiusti sono il soggetto della Tragedia, e se bene dice Arist. nell'Arte Poetica, che possono essere le Tregedie senza avvenimento di morte, o spargimento di sangue, con tutto ciò è tanto ben seguitare in questo caso l'uso de' Poeti, che le hanno composte di tempo in tempo, quanto i precetti, che ne dia un Filosofo, ancorche dottissimo. Gli stivaletti erano portati da' Principi, per mostrar preminenza alla plebe, e a gli uomini ordinarij, e però s'introducevano i Rappresentatori ad imitatione di quelli calzati con questa sorte di scarpe, e li dimandavano Coturni. Et dimostra, che questa sorte di Poema ha bisogno di parole gravi, e di concetti, che non siano plebei, ne' triviali. Però disse Horatio:
Effutire leves indigna tragedia versus.