iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
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ICONOLOGIA

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Voce SPERANZA
Descrizione Nella Medaglia di Claudio, è dipinta. DONNA, vestita di verde, con un Giglio in mano, perché il Fiore ci dimostra la Speranza, la qual è una aspettatione del bene, sì come all'incontro il Timore è un commovimento dell'animo nell'aspettatione del male, onde noi, vedendo i Fiori, sogliamo sperarne i frutti, li quali poi, co'l corso di qualche giorno, ci dà la Natura, per non ingannar le nostre speranze, e se bene i Fiori tutti destano in noi la speranza, il Giglio nondimeno, come fiore molto più soave de gli altri, la porge maggiore, come dice il Pierio 55. lib. Vestesi questa figura di verde per la similitudine dell'herbe, che danno speranza di buona raccolta.

DONNA, vestita di verde, con una Ghirlanda di Fiori, tenendo Amore in braccio, al quale dia a suggere le proprie Mammelle. La Ghirlanda di Fiori, per la ragione detta del Giglio nell'altra Figura, significa Speranza, sperandosi i Frutti all'apparire, che fanno i Fiori. Amore, che prende il latte dal petto di questa Figura è uno indizio, che dimostra la Speranza esser vero fomento d'Amore, e, che dove manca la Speranza, Amore in un subito sparisce, perché, essendo essa una passione alterativa del desiderio, per possedere una cosa amata, non è dubbio, che nè senza Amor ella, nè Amor senza lei, può durare lungo tempo. Et come non si può desiderare già mai il male, così sempre si spera il bene da un uomo, che vive con la guida della natura, e della ragione, e per essere il bene agevolmente conosciuto, facilmente muove ad amare, e a sperare di essere posseduto, e goduto. Però disse Santo Agostino nel Sal. 104., che l'Amore senza la speranza non può venir a fine de' desiderij.

DONNA, vestita di giallo, con un Arboscello fiorito in capo, la veste sarà tutta piena di varie piante, e nella sinistra terrà un'Ancora. Due sono le qualità del bene, che si può desiderare. Una è l'Honestà, l'altra l'Utile; quella si accenna con la pianta fiorita, che sono gli ornamenti d'onore; l'altro con l'Ancora, che aiuta la vita ne' pericoli maggiori della fortuna. Si veste di giallo la Speranza, e di tal colore vestasi l'Aurora, e non senza ragione gli Atheniesi addimandarono Aurora Speranza, perché dal nascer di quella insieme col giorno, ogni cosa si rinovella, e si incomincia nuovamente a sperare alcuna cosa già persa.

SPERANZA Divina,e certa.
GIOVANETTA vestita nel modo detto di sopra, con le mani giunte verso il cielo, e gli occhi alzati. Come il Mondo, e gli uomini, che sono mortali, e incerti della duratione di se stessi non possono partorire effetto di ben certo, e sicuro, così Iddio, che è datore di tutti i beni, e il vero fondamento delle speranze humane li dona, e li possiede in se stesso perfettamente. Et però si dipinge questa Figura con gli occhi, e con le mani alzate al Cielo, dicendo ancora il Profeta, È beato colui, che non ha fisi gli occhi alle vanità, e alle false pazzie, ma con la mente, e con l'intentione nobilita se stesso, desiderando, e sperando cose incorrottibili, non soggette alla mutatione de' tempi, nè sottoposte a gli accidenti della vita mortale. Si fà ancora Giovanetta, perché deve essere sana, e ben fondata, gagliarda, e piacevole, non si potendo sperare quel, che non si ama, nè amar quel, che non ha apperanza di bene, o di bello. Et questa Speranza non è altro, come dice S. Girolamo nella v. Epistola, che una aspettatione delle cose, delle quali habbiamo fede.

DONNA, vestita di verde, con la sinistra mano alzi un Lembo della veste, e nella destra una Tazza, dentro alla quale sia un Giglio. Così si vede scolpita in una Medaglia d'oro d'Adriano Imperatore con queste lettere: Spes P. R.

SPERANZA DELLE FATICHE
DONNA, vestita di verde, che nel grembo tiene del Grano, e con l'altra mano lo semina. Questa figura mostra, che la Speranza è un desiderio di cosa buona con la cognizione dell'attitudine a potersi conseguire, e aquistare, perché, seminando il Grano con debito modo, si sà per l'esperienze passate, che moltiplica, e volentieri si gitta via il poco presente con la speranza del molto da venire. Il, che può ancora essere impedito da molti accidenti. Però disse Dante:
Speranza è un certo mel, misto d'assentio,
C'hor dolce, hor aspro il tempo al gusto porge,
In cui nostro desio s'abassa, e sorge,
Fin, che la morte al tutto pon silentio.

SPERANZA FALLACE
GIOVANETTA di grande statura, co' capelli diritti verso il Cielo, con le Mammelle ignude, e con un Occhio solo in fronte, avrà due grand'ali a gli omerii, nella destra mano tenendo una Nuvola, e con la sinistra una Nottola, e una Zucca. Si dipinge Giovanetta, perché, sì come quell'età è instabile, così questa Speranza vacilla, sperando senza fondamento cose fuori della ragione, e del dovere. Hà un Occhio solo: perché l'uomo, a cui manca il lume delle cose mondane, non havendo altra confidenza, o altro lume nato dalla Fede, o dalla Religione, che è la vera tavola nel naufragio delle speranze cascate, perde la luce affatto, e si dispera. Si fà con l'ali molto grandi, perché all'ombra di esse corre assai gente, perché infinita è la turba delli sciocchi, i quali, poiché sono cascati d'alto, e hanno fiaccate l'ossa, e la vita, a torto si lamentano della fortuna, che non vi ha colpa. La Nuvola, ci mostra, che questa Speranza, quasi nuvola dal vento scacciata in un subito, senza, che l'uomo si avveda, fugge, e sparisce. Viene ancora assimigliata la Speranza mondana alla Nottola, la quale più parte del tempo vola nell'oscuro, non havendo lo splendore della luce, che è Cristo Signor Nostro, e il favore della sua gratia. Però si dipinge con essa, e si dice esser seguaci della speranza Bugie, Sogni, Arti Fallaci, e mentite Conietture. Dipingesi con le Mammelle ignude, perché volentieri ciascuno nodrisce col suo latte. La Zucca, la quale in pochissimo tempo assai cresce, e s'innalza, ma poi in un subito casca in terra, e si secca, dimostra, che questa Speranza, che è mal fondata, quanto più si vede in alto, tanto più stà in pericolo d'annihilarsi, e di andare in fumo.