iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
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ICONOLOGIA

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Voce RELIGIONE
Descrizione MATRONA di aspetto venerabile, vestita di Panno lino bianco, terrà la destra mano aperta, e la sinistra sopra un Altare, nel quale arderà una Fiamma di fuoco. Il Fuoco sopra l'Altare è stato in uso di Sacrificio presso a molte, e anticchissime nationi sino alla venuta di Cristo vero Sacerdote, il quale placò l'ira di Dio non co'l sangue de' Tori, o de gli Agnelli, ma con se stesso, e con la sua propria carne, e co'l proprio sangue, il quale miracolosamente si cela per salute nostra sotto specie di Pane, e di Vino nel Santissimo Sacramento dell'Eucharestia. Et si vede questa figura con la mano aperta, e con l'Altare in una Medaglia antica di Elio Antonino. Vestesi di Panno di lino bianco, per mostrare la candidezza, che si ricerca in materia di Religione; e però gl'Egizi non volevano, che ne' loro Tempij si portassero panni di lana, anzi ancora i morti sepelivano con panni di lino, mostrando così la Religione, e purità di essi. e Plutarco nel lib. d'Iside, e Osiride dice, che a Dio non si conviene cosa alcuna, che non sia pura, e candida, e perché il panno lino bianco si purga, e netta più de gli altri, giudicano gli Egizi, che fosse più convenevole a' Sacerdoti, e alle cose di Religione, che ciascun'altra sorte di panno, o di drappo.

DONNA, con un velo sopra il viso, nella man destra tenga un Libro, e una Croce, la sinistra una Fiamma di Fuoco, e a canto di essa vi sarà un Elefante. Questo animale, apparendo la nuova Luna, di sua spontanea volontà, essendo libero, si lava nell'acqua di vivo Fiume, e se è amalato, chiama in aiuto Iddio, gettando verso il Cielo dell'herbe, come mezzi per intercedere gratia di sanità, come dicono il Pierio, e altri auttori. Il Velo, che ricuopre la Faccia di questa Figura dimostra, che la Religione deve haver coperta la Faccia, cioè, che il culto Divino deve essere in modo ordinato, che le attioni esteriori siano come un velo, sotto al quale si nascondano i segreti della Divinità, e lo splendore della Fede, e lo ammaestramento delle anime. La Croce, e il Libro sono indicio, che la Religione consiste in cose, e in parole sacre. Il Fuoco ancora è segno della vivacità della Fede, e delle buone operationi, fatte a fine di dare i dovuti honori a Dio, e meritar per gratia sua il premio dell'eterna vita.

DONNA, di maestà, e di gravità, vestita con manto ricco, fatto a uso di Piviale, avrà velata la Testa, sopra la quale lo Spirito Santo risplenda con la luce de' suoi raggi in forma di Colomba. Starà detta figura sopra una pietra riquadrata, che dinota Cristo Signor Nostro, il quale è la vera Pietra angolare, che disse il Profeta, riprovata da gli edificatori della vecchia Legge, e posta poi nel principal cantone della sua santa Chiesa, tal, che non è alcuno, che possa porvi altro fondamento, come disse S. Paolo. Ha questa Figura da una banda un Fanciullo con le tavole di Mosè, con alcune Rose, e alcuni rami secchi, per mostrare le passate cerimonie de' Sacrificij antichi. Tiene ella nella sinistra mano la Verga del Sacerdote d'Aron, e nella destra le chiavi della Potestà Ecclesistica, con un altro Fanciullo, che sostiene il Libro de' Vangeli, perché in Cristo terminarono tutte le Profetie, e le cerimonie della vecchia Legge, e l'aprire, e serrare il Cielo a gli uomini, conforme a' loro meriti. Entrò in potestà del nuovo Sacerdote, instituito in persona di Cristo, tenendo in mano la morte, e vita de' peccatori, se bene come disse l'Ariosto:
Non è del Rè signor dell'Universo
L'intention, che 'l peccator sia morto,
Ma, che del mar d'iniquitade a riva
Ritorni salvo e si converta e viva.

Conforme a quelle parole, che dicono Dio non volere la morte del peccatore, ma, che si converta, e viva. Dunque da questo vero, e vivo essemplare è nata la nostra santa, e vera Religione, modello di Salute, fabricato da' Santi Dottori sopra le Pietre, riquadrate da quattro Vangelisti, Scrittori della Legge, piena di Spirito Santo, di Religione, di Fuoco, d'Amore, e di Carità.

RELIGIONE FINTA
DONNA, con abito grave, e lungo, a sedere in una sedia d'oro, sopra un'Hidra di sette capi, havendo detta Donna una Corona in testa, tutta piena di gioie risplendenti, con molti ornamenti di veli, e d'oro; nella destra mano ha una Tazza d'oro con un Serpe dentro. Innanzi a lei sono molti inginocchiati in atto di adorarla, e alcuni ne sono morti per terra, perché i falsi ammaestramenti de gli empij allettano con qualche apparenza di piacere, o di finta commodità terrena, ma al fine preparano l'Inferno nell'altra vita, e le calamità nella presente, che per secreti giudicij di Dio vengono in tempo non aspettato.