iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

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Voce PIANTO
Descrizione DONNA, vestita di nero, scapigliata, che con la mano destra si stracci i capelli coronati di una ghirlanda di apio, e con la sinistra tiene un ramo di fava co' fiori, e frutto, e a canto vi sarà una Rondine. Il vestimento nero, fu sempre indicio di mestizia, e di pianto. I Capelli sparti, e svelti medesimamente, e la ghirlanda dell'Apio, significa pianto, perché da gli Antichi s'adoperava per farne il letto a morti, stimando, che fosse dedicata alle deità infernali, perché non cresce mai tanto, che si scosti dalla terra. Il Ramo della Fava si pone per seguitare l'opinione de gli antichi Latini, che vollero, che questa fosse pianta di lutto, e di mestizia, dicendo, che ne' fiori vi è scritto la parola di pianto, e però Varrone prohibì il mangiar le Fave a' Sacerdoti. Et mi piace a questo proposito raccontare la pazzia di Pitagora, il quale, essendo assalito da' nemici, e potendosi commodamente salvare in un campo di fave quivi vicino, volle più tosto lasciarsi amazzare, dicendo non voler disturbare l'anime de' mortali, le quali pensava scioccamente star a riposarsi frà que' fiori. La Rondine si pone per lo pianto, essendo il suo canto molto lamentevole. Onde i Poeti la fingono Progne, che pianga l'ingiuria fattale da Teseo suo marito, come diffusamente raccontano molti Scrittori.