iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
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ICONOLOGIA

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Voce PAZZIA
Descrizione UN Uomo di età virile, vestito di lungo, e di color nero, starà ridente, e a cavallo sopra una Canna, nella destra mano terrà una girella di carta, istromento piacevole, e trastullo de' Fanciulli, i quali con gran studio la fanno girare al vento. La Pazzia si fà convenientemente nel modo sopradetto, perché non è altro l'esser pazzo, secondo il nostro modo di parlare, che far le cose senza decoro, e fuor del commune uso de gli uomini, per privatione di discorso, senza ragione verisimile, o stimolo di Religione. Quindi è, che si dice communemente esser meglio essercitar la pazzia con molti, che esser savio con pochi, perché, misurandosi la nostra saviezza dalla nostra cognizione, e conoscendosi più ordinariamente in molti, che in pochi, par, che quelli, non questi, si debbiano seguitare oltre che, giudicando noi la beatitudine nostra consistere nelle opinioni d'altri, e l'opinioni misurandole ciascuno secondo le sue proprie attioni, ciascuno approverà que' costumi, che a' suoi si assomigliano, onde è necessario, per acquistare questo buon concetto, all'opinione d'altri nelle sue attioni accostarsi. Qundi è, che ne gli honori uno si stima felice perché dal maggior numero de gli uomini questi sono stimati gran parte della felicità, nella povertà si giudicha meschino, perché da molti tale si vede riputato. Et di questa pazzia, e di questa saviezza si parla sempre da gli uomini, non bastano l'ali del nostro sapere a conoscere quella, che è netta di questi accidenti, e di queste intentioni. Onde riputandosi saviezza nella Città ad un'uomo di età matura trattare de' reggimenti della fameglia, e della Republica, Pazzia si dirà ragionevolmente alienarsi da queste attioni, per essercitar giochi puerili, e di nissun momento. Il riso è facilmente indicio di pazzia, secondo il detto di Salomone, però si vede, che gli uomini riputati savij poco ridono, e Cristo Nostro Signore, che fù la vera Saviezza, e Sapienza, non si legge, che ridesse giamai.