iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

Biblioteca

Stampa

Studio

Storia

 

Vedi TABELLA: ICONOLOGIA

Torna alla Lista 

Voce PACE
Descrizione Nella Medaglia di Augusto, si vede scolpita. DONNA, che nella sinistra mano tiene un Cornucopia, pieno di frutti, fiori, e frondi, con un Ramo d'Ulivo, e nella destra una Facella, con la quale abbrugi un Monte d'Armi. Il Cornucopia significa l'Abondanza, madre, e figliuola della Pace, non si mantenendo la carestia senza la Guerra, nè l'abondanza del vitto senza l'abondanza di Pace. Il Ramo dell'Ulivo dinota la mitigatione de gli animi adirati, come si è detto più lungamente in altri luoghi. Et la Facella, che abbrugia il Monte d'Armi significa l'amore universale, e scambievole frà i popoli, che abbrugia, e consuma tutte le reliquie de gli odij, che sogliono rimaner dopo la morte de gli uomini. Et perché molte volte questa nostra Opera si fà mentione del Cornucopia sarà bene succintamente dirne quel, che ne dicono i Poeti, e, che sarebbe negligenza tralasciare. Si racconta adunque nelle Favole de gli Antichi che, andando Hercole scorrendo il Mondo per obedire alla voglia d'Euristeo, arrivato, che fù nel paese di Oeneo, Rè de gli Etoli, s'innamorò di Deianira, sua figliuola, e già promessa moglie ad Achelao fiume, il quale haveva potenza di trasformarsi in tutte le forme. Hercole volle giudicar dalla forza i meriti del nuovo Sposo, il quale, tramutatosi in Toro, e venuto con Hercole alle mani, fù preso da lui per un Corno con tanta forza, che non poté spiccarsi dalla zuffa senza, che il Corno rimanesse in mano del nimico. Di, che prendendo Achelao grandissimo dolore acciochè Hercole gli rendesse la preda della sua vittoria, gli donò in quel cambio un altro Corno della Capra Amaltea, la qual Giove haveva collocata frà le Stelle, per merito del Latte preso da lei in fanciullezza, e haveva dato virtù alle sue Corna, che producessero ogni sorte di cibo, e di bevanda, secondo il desiderio di quelli, che l'havevano presso di sé. Questo Corno non è altro, che una gran Palude, che quivi Hercole dissecò, rendendovi la Provincia fertilissima. Et per alludere a questa Favola si pone il Cornucopia per la ferilità, e abondanza delle cose da vivere.

GIOVANE, bella, con Ghirlanda d'Ulivo in capo, nella mano destra terrà la figura di Pluto, e nella sinistra un Fascio di Spiche di Grano, come si cava dalli scritti di Pausania. La Corona dell'Ulivo, e le Spighe di Grano, sono segno di Pace, essendo questi frutti in abondanza solo dove la Pace reca a gli uomini commodità di coltivar la terra, la quale per la guerra rimane infeconda, e disutile. Questo volle esprimere quel Poeta, quando, parlando del Bue, disse, che l'opere della Pace ci sono state insegnate, e Minerva vien lodata da Giove nelle Favole, come vero parto della sua Testa, per essere stata ella inventrice dell'Ulivo, come Nettuno inventore del Cavallo, essendo l'uno per sussidio della Pace, e l'altro per fortezza della Guerra, perché il Principe deve più inclinare alla pace de' popoli, che alla guerra, che solo ha per fine l'istessa pace, con la quale si aumentano, e si conservano le ricchezze. Però vi dipinge Pluto finto Dio, e protettore di esse.

DONNA, vestita d'Incarnato, tenendo una Statuetta nella destra mano, e la sinistra sia posata sopra un Piedestallo, ove sia un Calice, e con detta mano sostenga un Ramo d'Ulivo. La Statuetta mostra, che la Pace è ministra de gli arteficij humani, li quali non si possono imparar, se non con la spesa di molto tempo, e senza pensieri di guerra, i quali ordinariamente sviano gli animi dall'acquisto de gli habiti virtuosi; e la forma esteriore dell'uomo dà occasione di molti artificij, li quali tutti sono effetti di Pace. Il Piede stallo mostra, che in pace si fortificano i popoli, e l'unioni s'ingagliardiscono, crescendo per essa il danaro publico, del quale si fabricano poi Theatri, Tempij, e altre opere di magnificenza. Si sostenta poi con questa la Fede, e l'Honor di Dio; il che si mostra co'l Calice, il quale ben spesso frà gli amazzamenti, e il sangue humano, o si scorda, o poco si prezza. L'Ulivo, per non replicare molte volte la medesima cosa, si dice esser ritrovato da Pallade, Dea di Pace, e di Quiete, perché senza grande studio quest'albero non produce il suo frutto; e però presso a gli Hebrei nella vecchia Legge frà le altri cagioni si ungevano i Rè, che erano eletti pacificamente, acciò che si riccordassero di vivere in pace, e in quiete, questa stimando la maggior lode, che si potesse havere a que' tempi, secondo il detto Rex pacificus magnificatus est.

DONNA, co' Capelli giù per le spalle, in capo tiene una Ghirlanda di Palma, nella destra mano una Corona d'Alloro, e nella sinistra un Ramo d'Ulivo. I Capelli sparsi notano, che i Cittadini, liberamente, a loro piacere, in tempo di pace scorrono per tutto. La Palma, il Lauro, e l'Uliva sono significative della felicità publica per mezzo della Pace. La Palma, per sollevarsi quando è oppressa, significa la Virtù, la quale solo si essercita quando habbiamo il pericolo vicino di precipitare nel Vizio a lei contrario. Il Lauro per essere dedicato ad Apollo, e alle Muse significa le scienze, e l'arti liberali. L'Ulivo significa l'Agricoltura, come si è detto, e le Arti mecaniche, le quali cose messe insieme, sono i veri, e compiti effetti di una tranquilla, e compitissima pace.

DONNA, che nella destra mano tiene una Face accesa rivolta in giù, e sotto a quella vi è un Monte d'armi di più sorte, e appresso un Leone, e un Agnello giacendo insieme. Pace si dice un'eguaglianza di molte volontà, mostrata con segni esteriori, il che si dimostra nello stare insieme del Leone, e della Pecora, che per natura sono diversissimi di costume, e si prende da Virgilio, il quale, volendo augurar pace al tempo di Pollione, disse, che gli Agnelli, e i Leoni haverebbono insieme habitato.

DONNA, la quale tenga in grembo l'uccello chiamato Alcione, e in terra a canto ad essa vi sarà un Castoro, in atto di strapparsi con denti i Genitali. L'Alcione è un picciolo uccello, il quale fà il nido alla riva del Mare, e per quei pochi giorni, che quivi si trattiene cessa ogni vento, e ogni tempesta, restando il Mare, e il Cielo tranquillo, e sereno; però è indicio di tranquillità, e di pace, onde metaforicamente giorni Alcionij si dimandavano da gli antichi quelli ne' quali il Tribunale si quietava, e si posavano i Litiganti. Il Castoro, il quale, perseguitato da' Cacciatori, come scrivono alcuni, co' denti si mozza i Genitali, sapendo per questi essere da loro seguitato, è indicio di gran desiderio di pace, e ammonizione a serrare gli occhi alla perdita di qualche bene, e di qualche utile, per amor suo. Et si legge a questo proposito una lettera di Sapore scritta a Costantino, la quale lo essorta a lasciare una parte del Regno dell'Asia per vivere in pace, con l'essempio di questo animale irragionevole, il quale, per privarsi del sospetto, si taglia quel membro, che lo fà stare inquieto.

DONNA, giovane a sedere, con la destra mano tiene legati insieme un Lupo, e un Agnello sotto ad un giogo medesimo, e nella sinistra porta un Ramo d'Ulivo. Questa Figura mostra la Pace esser cagionata dal reggimento de' Principi, che sanno abbassar l'arroganza de' superbi, e farli vivere sotto il medesimo giogo co' più humili, e meno potenti, per mostrare, che è sola, e propria virtù de' Principi saper far nascere, e mantenere la pace nelle Città, e ne' Regni, la qual viene spesse volte conturbata dall'alterezza de' superbi. Et però Ilioneo, orando a Didone presso a Virgilio nel primo libro dell'Eneide, la loda da questo capo particolare. Et la pace di noi stessi, che nella medesima figura si può intendere, non è altro, che la concordanza de' sensi del corpo con le potenze dell'anima, rendendo egualmente obbidienza alla Ragione, che domina, e dà leggi ad une, e a gli altri. Et per significar l'imperio del Principe si fà la Figura, che siede, non si potendo dar giudicio publico senza stare a sedere forse per conformità del detto di Aristotele, che dice, che la Prudenza nell'anima s'introduce per mezzo del sedere, e della quiete.

Nella Medaglia di Filippo. DONNA, che con la destra mano tiene un Ramo d'Ulivo, e con la sinistra un'Asta. Per questa Figura si dipinge la Pace acquistata per propria virtù, e valore, e ciò denota l'Asta, che tiene in mano.

In una Medaglia di Vespasiano si vede scolpita. DONNA, che da una mano tiene un Ramo d'Ulivo, dall'altra il Caduceo, e in un'altra si vede con un Mazzo di Spiche di Grano, e co'l Cornucopia, e con la Fronte coronato d'Ulivo. Il Caduceo è significativo della Pace, che acquistano, e mantengono le Republiche, persuase dall'eloquenza, e facondia de gli uomini dotti, acciò che ciascuno debbia tener il decoro secondo le qualità sue, essendo il Caduceo istromento di Mercurio, Dio dell'eloquenza.

Nella Medaglia di Tito. DONNA, che nella destra mano tiene un Ramo di Palma, e nella sinistra un'Asta. La Palma promette premio a meritevoli, l'Asta minaccia castigo a delinquenti. Et queste due, Speranza, e Timore, mantengono gli uomini in quiete, e in pace.

In un'altra Medaglia d'Augusto si vede DONNA, alata a' piedi, co'l Caduceo in mano, con lettere, che dicano Pax. Hà nel riverso questa Medaglia un'Ara, con un Serpe intorno, e con una Corona, perché al tempo d'Augusto, successore di Giulio Cesare, non pur in Roma, ma per tutto il Mondo, dominato all'hora da lui, scorse la Pace felice, e compita, come si racconta da gli Scrittori de' tempi suoi, con inviolabile zelo di Religione. Si fece questa figura con l'ali a' piedi, e con l'Ara dall'altra banda, la quale co'l Serpe coronato, per antica tradizione, significa, che la Maestà di Dio, o dell'Imperio offesa si vendica con le proprie forze, a mantenimento della pace.

Nella Medaglia di Sergio Galba con nome di Pace stà scolpita. UNA Donna di bello aspetto, che siede, e nella destra mano tiene un Ramo d'Ulivo, nella sinistra una Clava con lettere PAX AUGUST. ET S. C. Nota questa Figura la Pace acquistata per valor dell'animo, e per vigor del corpo. L'animo si scopre nella bellezza, e nel seder della Donna; il corpo dalla Clava, istromento co'l quale Hercole soleva castigar gl'inimici, e reprimer l'audacia de' malfattori.

Nella Medaglia di Traiano si fà solo. DONNA, che con la destra tiene un Ramo d'Ulivo, e con la sinistra un Corno di Dovizia.

ET in un'altra di Filippo si vede in forma di Donna, che con la destra mano alza un Ramo d'Ulivo, e con la sinistra tiene un'Asta con lettere PAX FUNDATA CUM PÆRSIS. Et di tutte queste potrà il discreto Pittore eleggere quella, che più gli parrà a proposito, e anche di molte farne una sola, secondo, che vedrà meglio potersi spiegar la sua intentione.