iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

Biblioteca

Stampa

Studio

Storia

 

Vedi TABELLA: ICONOLOGIA

Torna alla Lista 

Voce OPERAZIONE
Descrizione OPERAZIONE perfetta.
DONNA, che tiene con la destra mano uno Specchio, e con la sinistra uno Squadro, e un Compasso. Lo Specchio, dove si vedono l'imagini, che non son reali, ci può esser similitudine dell'intelletto nostro, ove facciamo a nostro piacere, aiutati dalla disposizione naturale, nascere molte Idee di cose, che non si vedono, ma si possono porre in opera mediante l'arte, operatrice di cose sensibili per mezzo d'istromenti materiali. Oltre di questo, innanzi, che l'opra si possa ridurre a compimento, biosgna saper le particolarità esquisitamente, che a ciò far sono necessarie, il che si nota co'l Compasso, e con lo Squadro, che agguagliano le forze con la spesa, l'opra con l'intentione, e la cosa imaginata con la reale, senza questi si cominciano le opere, ma non si riducono a fine lodevole, e sono poi cagione, che molti si ridono del poco giudicio di chi le cominciò, secondo il detto del Salvator Nostro nell'Evangelio.

OPERAZIONE manifesta.
DONNA, che mostri ambe le mani aperte, ciascuna di essa habbia un Occhio nel mezzo della Palma. Questa fù bellissima figura de gli antichi. Et le mani s'intendono facilmente per l'operationi come vero istromento delle operationi nostre più principali, e necessarie. Per l'Occhio si mostra la qualità dell'opera, che deve esser manifesta, e chiara, nè propriamente alla Lucerna, che fà lume altrui, e per se stessa non vede, ma all'Occhio, che con la sua luce adorna, e arricchisce se stesso. Con, che si mostra, che l'operationi nè per vanagloria, nè per altro fine meccanico si devono essercitare, ma solo per beneficare se medesimo, e altri.