iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

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Voce NOTTE
Descrizione DONNA, vestita d'un Manto azurro, tutto pieno di stelle, e habbia alle spalle due grand'Ali in atto di volare; sarà di carnagione fosca, e avrà in capo una Ghirlanda di Papavero, e nel braccio destro terrà un Fanciullo bianco, e nel sinistro un altro Fanciullo nero, e avrà i piedi storti, e ambidue detti Fanciulli dormiranno. Quasi tutto questo scrive Hesiodo. Et il vestimento del color del Cielo, con l'ornamento delle Stelle, si dipinge perché apparisce solo la notte. La Ghirlanda di Papavero, per la sua singolar proprietà di far dormire, significa il Sonno, figliuolo, e effetto della Notte, il quale è notato più particolarmente nel Fanciullo tenuto dalla sinistra mano dormendo, come l'altro mal fatto, e distorto è posto per la Morte. Così racconta Pausania, scrittor Greco ne gli Eliaci, essersi a tempo suo trovata una statua dentro ad un Tempio nella provincia de gli Elei.

DONNA, che siede in un Carro tirato da due Cavalli, un bianco, e l'altro nero, che significano la Luna, dominatrice della Notte, la quale, per la rotondezza del suo corpo, e per lo splendore del Sole, che da una parte sola la illumina, rimanendone sempre l'altra parte opaca; si dice esser tirata da' detti Cavalli, e sarà vestita di color nero, per la simiglianza delle tenebre.