iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

Biblioteca

Stampa

Studio

Storia

 

Vedi TABELLA: ICONOLOGIA

Torna alla Lista 

Voce MINACCIE
Descrizione DONNA, con la Bocca aperta, con acconciatura di testa, che rappresenti un mostro spaventevole, vestita di Bigio ricamato di rosso, e nero, in una mano terrà una Spada, e nell'altra un Bastone in atto minaccievole. Minaccie sono le dimostrationi, che si fanno per spaventare, e dar terrore altrui; e perché in quattro maniere può nascere lo spavento, delle quali si può dire l'una più l'altre meno propriamente Minaccie, però quattro cose principali si notano in questa figura descritta da Eustatio, e sono la Testa, il Vestito, la Spada, e il Bastone. Si fà con la Bocca aperta per mostrare, che l'impeto delle minaccie fà alzar la voce, il qual poi accresce spavento a quelli per chi si grida, e perché nel gridare si commuove il sangue, si porta sempre un non so che di spaventevole nella faccia, e come la voce commuove gli orecchi, così i lineamenti della faccia spaventano per la vista dispiacevole, come ancora l'horribile acconciatura di testa. Il vestito di Bigio, per esser questo colore composto di bianco, e nero, è messo per somigliar la notte, che è spaventevole non quando è oscurissima, ma quando ha solo tanta luce, che serva per veder le forme spaventevoli, che si possono rappresentare confusamente in essa. Per questo si dice da' Poeti l'Inferno esser pieno di oscura luce. Et Virgilio nel 6. dell'Eneide disse:
Quale per incertam Lunam sub luce maligna
Est iter in silvis, ubi coelum condidit umbra
Iuppiter.

Il ricamo di rosso, e nero mostra, che il Minaccio si stende, per spaventare, o al sangue, o vero alla morte. Il Bastone, e la Spada fanno conoscere qual sorte di minaccie si deve adoperare co' nimici valorosi, e quale co' servitori, e genti plebee, che poco sanno, e conoscono delle cose di onore.