iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
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ICONOLOGIA

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Voce LOGICA
Descrizione DONNA, giovane vivace, e pronta vestita di bianco, tiene uno Stocco nella mano destra, e nella sinistra quattro Chiavi con l'Elmo in capo, e per cimiero un Falcone pellegrino. La Logica è una scienza, che considera la natura, e proprietà dell'operationi dell'intelletto, onde si viene ad acquistare la facilità di separare il vero dal falso; adunque come quella, che considera sottilissimi, e varij modi d'intendere, si dipinge con lo Stocco, il quale è segno dell'acutezza dell'ingegno, e l'Elmo in capo mostra stabilità, e verità di scienza, e come il Falcone s'innalza a volo a fin di preda, così il Logico disputa altamente per far preda del discorso altrui, che volentieri alle sue ragioni si sottomette. Le quattro Chiavi significano i quattro modi d'aprir la verità in ciascuna figura Sillogistica, insegnati con molta diligenza da' professori di quest'arte. Vestesi di bianco, per la similitudine, che ha la bianchezza con la verità, perché come quello frà i colori è il più perfetto, così questa frà le perfettioni dell'anima è la migliore, e più nobile, e deve essere il fin d'ogn'uno, che voglia essere vero Logico, e non Sofista, o vero Gabbatore.

DONNA, con la faccia velata, vestita di bianco, con una sopraveste di varij colori, mostri con gran forza delle mani di stringere un nodo in una corda assai ben grossa, e ruvida, vi sia per terra della canape, overo altra materia da far corde. La faccia velata di questa figura mostra la sua difficoltà, e, che è impossibile a conoscersi al primo aspetto, come pensano alcuni, che per far profitto in essa credono esser soverchi al loro ingegno sei mesi soli, e poi in sei anni ancor non sanno la definizione di essa. Per notar il primo aspetto si adopra il viso, perché il viso è la prima cosa, che si guardi nell'uomo. Il color bianco nel vestimento si pone per la simiglianza della verità, come s'è detto, la quale è ricoperta da molte cose verisimili, ove molti fermando la vista, si scordano di essa, che sotto a' colori di esse stà ricoperta, perché delle cose verisimili tirate con debito modo, di grado in grado, ne nasce poi finalmente la dimostratione, la quale è come una cassa ove sia riposta la verità, e si apre per mezzo delle Chiavi già dette de' sillogismi probabili, li quali si notano co' varij colori che, se bene hanno qualche conformità con la luce, non ne hanno però tanta quanto il bianco, che è l'effetto più puro di essa. La Corda dove si stringe il nodo mostra, che la conclusione certa è quella, che stà principalmente nell'intentione del Logico, e dalla similitudine della Corda si dice il logico legare un uomo, che non sappia, che si dire in contrario alla verità mostrata da lui, e le sue prove, fondate con la sua arte, sono nodi indissolubili, o per forza, o per ingegno di qual si voglia altra professione. La ruvidezza della Corda mostra la difficultà della materia. La Canape per terra, mostra, che non solo è officio della Logica fare il nodo delle corde fatte, ma quelle medesime corde ancora provedere con l'arte sua propria servendosi d'alcuni principij della natura, e insegnando di conoscere i nomi, le proposizioni, e ogni altra parte, o vero istromento della dimostratione, suo vero, e reale istromento.

GIOVANE, pallida, co' Capelli intricati, e sparsi di convenevole lunghezza, e bellezza, nella mano destra tiene un mazzo di fiori, con un motto sopra, che dichi verum, e falsum, e nella sinistra un Serpente. Questa Donna è pallida, perché il molto vegliare, e il grande studio, che intorno ad essa è necessario, è ordinariamente cagione di pallidezza, e indisposizione della vita. I Capelli intricati, e sparsi dimostrano, che l'uomo, il quale attende alla speculatione delle cose intelligibili, suole ogni altra cosa lasciar da parte, e dimenticarsi della custodia del corpo. I Fiori sono segno, che per industria di questa professione si vede il vero apparire, e il falso rimanere oppresso, come per opra della natura dall'herba nascono i fori, che poi la ricoprono. Il Serpente c'insegna la Prudenza, necessarissima a questa professione, come a tutte l'altre, non si affaticando in altro l'humana industria, che in distinguere dal falso il vero et, secondo quella distintione, saper poi operare con proportionata conformità al vero conosciuto, e amato. Scopre ancora il Sepente, che la Logica è stimata velenosa materia, e inaccessibile a chi non ha grande ingegno, e è amata a chi la gusta, e morde, e uccide quelli, che con temerità le si oppongono.