iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

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Voce IRA
Descrizione DONNA, giovane, di carnagione rossa, oscura, e perché appartiene all'habitudine del corpo de gli iracondi, come dice Aristotele al 6. Et 9. cap. della Fisonomia, haver le spalle grandi, la faccia gonfia, gli occhi rossi, la fronte rotonda, il naso acuto, e le narici aperte, si potrà osservare ancor questo, sarà armata, e per cimiero porterà una testa d'Orso, dalla quale n'esca fiamma, e fumo. Terrà nella destra mano una Spada ignuda, nella sinistra una Facella accesa, e sarà vestita di rosso. La testa dell'Orso si fà perché questo è animale dell'ira inclinatissimo, e però nacque il proverbio: Fumantem Ursi nasum ne tetigeris; quasi, che il fumo, e fuoco, che si dipinge appresso, significhino Ira, e conturbatione dell'animo. Vedi il Pierio nel libro XI. La Spada ignuda dimostra, che l'Ira subito porge la mano al ferro, e si fà strada alla vendetta. Simile alla Facella accesa è il cuore dell'uomo irato, che continovamente s'accende, e consuma. Hà la faccia gonfia, perché l'Ira spesso ci muta, e cambia il corpo per lo ribollimento del sangue, che rende ancora gl'occhi infiammati.

DONNA, vestita di rosso, ricamato di nero, sarà cieca, con la schiuma alla bocca, avrà in capo per acconciatura una testa di Rinocerote, e apresso vi sarà un Cinocephalo. Statio VII. lib., della Thebaide, descrivendo la casa di Marte nel paese de' Traci dice, che vi era frà molti l'Ira, e la chiama Rossa dicendo:
E foribus cæcumque nefas iræque rubentes
perché nasce dal moto del sangue, e procura sempre la vendetta co'l danno, e con la morte altrui, però va ricamato il vestimento di nero. Il Rinoceronte è animale, che tardi si adira, e bisogna irritarlo innanzi gran pezzo, ma quando è adirato diviene ferocissimo; però Martiale nel primo libro de' suoi Epigrammi disse:
Sollicitant pavidi dum Rhinocerota magistri,
Seque diu magnae collegit ira fera.

Gli Egizi, quando volevano rappresentare l'Ira, dipingevano un Cinocefalo, per essere più d'ogni altro animale iracondo. Vedi il Pierio Valeriano lib. VI. Cieca con la schiuma alla bocca si rappresenta, percioché essendo l'uomo vinto dall'Ira, perde il lume della ragione, e cerca con fatti, e con parole offendere altrui.