iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

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Voce FURTO
Descrizione GIOVANE, vestito d'abito spedito, con un cappuccio in testa, e con le scarpe di feltro, overo di pelle, in una mano tenendo una lanterna serrata, e nell'altra un grimaldello, e una scala di legno, l'abito sarà pieno di pecchie. Così si vede dipinto in molti luoghi. Le pecchie sopra il vestimento si fanno, forse, perché esse vanno rubbando a' fiori da tutte le bande il dolce per congregarlo poi tutto insieme nella propria casa, overo per accennare una falsa sorte d'Api, dimandata Fuco da' Latini, che non fà se non mangiar il mele fatto con la fatica delle altre, come i ladri, che consumano la robba acquistata co' sudore, e con le miserie altrui. Ne fà mentione Virgilio nel primo dell'Eneide dicendo:
Aut onera accipiunt venientum aut agmine facto
Ignavum fucos pecus a praesepibus arcent.

GIOVANE, pallido, vestito di pelle di Lupo, con le braccia, e gambe ignude, e co' piedi alati, in mezzo d'una notte; nella man sinistra tenga una borsa, e nella destra un coltello, con un grimaldello, l'orecchie saranno simili a quelle del Lepre, e l'apparenza molto attonita. Giovane si dipinge il Furto, per notare l'imprudenza, e la temerità, che è propria de' giovani, e propriissima de' Ladri, i quali vedendo ogni giorno infiniti spettacoli di successi infelici di chi toglie con insidie la robba altrui, non però si emendano per dare alla fine nelle reti, o più tosto ne' lacci. La pallidezza del volto, e l'orecchie del Lepre significano il continouo sospetto, e la perpetua paura, con la quale vive il Ladro, temendo sempre di non esser scoperto, e però fugge, e odia la luce; Amico della notte, favorevole compagna delle sue dishonorate attioni. È vestito di pelle di Lupo, perché il Lupo vive solo dell'altrui robba, e di rapine, come il Ladro, che per leggerezza di cervello crede con questo medesimo pensiero sovvenire a' suoi bisogni. Il Grimaldello, e il coltello non hanno bisogno di molta esplicatione. Le braccia, e gambe ignude dimostrano la destrezza, e l'Ali a' piedi la velocità, che con grande industria si procura del ladro, per timore de' meritati supplicij.