iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
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ICONOLOGIA

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Voce FILOSOFIA
Descrizione DONNA, giovane, e bella in atto d'haver gran pensieri, ricoperta con un vestimento stracciato in diverse parti, talché n'apparisca la carne ignuda in molti luoghi, conforme al verso del Petrarca usurpato dalla plebe, che dice:
Povera e nuda vai Filosofia. Mostri salire una Montagna molto malagevole, e sassosa, tenendo un Libro serrato sotto il braccio. E la Filosofia detta madre, e figliuola della virtù, madre perché dalla cognizione del bene nasce l'amore di esso, e il desiderio di operare in somma perfettione cose lodevoli, e virtuose, figlia perché se non è un animo ben composto con molte attioni lodevoli, fondato nella virtù, non suole stimare la Filosofia, nè tenere in conto alcuno i suoi seguaci. Ma perché pare molto ordinario, e naturale, che la virtù, abito dalla volontà, generi la scienza, che è abito dell'intelletto, il quale è ultimo all'operare, però (essendo massime da Cicerone e da Macrobio dipinta la virtù di età senile, che caminando per via sassosa spera alla fine ritrovarsi in luoghi di riposo) si dovrà fare la Filosofia giovane, come figlia fuor di strada, e per luogo dishabitato, per mostrare participatione del Genio, e dell'inclinatione materna. Si dà poi ad intendere per la gioventù, la curiosità de' suoi quesiti, e, che è non men grata a gl'intelletti de' virtuosi, che sia a gli occhi de gli effeminati una faccia molle e lasciva. Mostra ancora, che se bene alletta molti l'età bella, e fresca, li fà nondimeno tirare indietro la difficultà della via, e la povertà mendica de' vestimenti. Sta pensosa perché è solitaria, solitaria per cercar se stessa nella quiete, fuggendo li travagli, che trovava nelle conversationi mondane. È mal vestita, perché un uomo, che fuor de' luoghi habitati attende a se stesso, poca cura tiene de gli adornamenti del corpo. È anche mal vestita forse perché non avanza tanto a' buffoni nelle Corti de' Prencipi, che se ne possano vestire i Filosofi, e virtuosi, talché si può credere, che da quel tempo in qua, che il Petrarca l'udì chiamare Povera e nuda, ancora non habbia cangiato condicione, o risarcite le vestimenta. Il Libro serrato, che tiene sotto il braccio ci mostra i secreti della natura, che diffficilmente si sanno, e le loro cagioni, che difficilmente si possono capire, se co'l pensiero non si stà considerando, e contemplando minutamente la natura de' corpi sodi, e liquidi, semplici, e composti oscuri, e opachi, rari, e spessi, le qualità essentiali, e accidentali di tutte le cose, delle piante, delle pietre, dell'herbe, de' fiumi, delle minere, de gli effetti meteorologici, della disposizione de' Cieli, della forma del moto, dell'opposizioni, e influenze dell'anima humana, e suoi principij, della sua essenza, delle sue parti, della sua nobiltà, e felicità, delle sue operationi, e sentimenti, con altre moltissime cose non dissimili da queste medesime. In diverse altre maniere si potrebbe rappresentare la Filosofia, a noi basti haverla fatta così per la facilità di chi legge, e per non havere a confonderci con gli enigmi fuori della chiarezza di quelle cose, le quali portano confusione ancora a gli scritti de' migliori auttori, e però molte con facilità se ne possono, e fabricare, e dichiarare, comprendendosi da questa sola, che la Filosofia è scienza nobilissima, che con l'intelletto tuttavia si perfettiona nell'uomo, che è poco stimata dal volgo, e sprezzata da' signori ignoranti, si essercita in cose difficili godendo al fine tranquillità di mente, e quiete dell'intelletto.