iconologia e bibliografia

Iconologia
overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da
Cesare Ripa Perugino, opera non meno utile, che Gigliotti, MDXCIII, con Privilegio et con Licenza de' Superiori.

Ripa, Cesare (1560?-1625)
Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa
Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi...
5 vols. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
Libro con belle xilografie in seppia pubblicate in Internet

Prima edizione elettronica in database
3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM
wwww.asim.it - www.archivi.info

ICONOLOGIA

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Voce ABBONDANZA
Descrizione DONNA, con vestimento d'oro, in forma di Matrona, con ghirlanda di spiche di grano in capo; nella destra mano terrà un mazzo di Papavero, e un di Senape, e con la sinistra un corno di dovizia pieno di fronde, fiori, e frutti.
L'Abondanza, figurata per la presente imagine, in due sorte di cose principalmente consiste, cioè necessarie, e onorevoli. Le necessarie sono quelle, senza le quali non si potrebbe sostentare la vita dell'uomo; le onorevoli sono quelle, senza le quali essa vita verrebbe stimata men bella. La principalissima, frà tutte le cose necessarie, è il grano, e frà quelle, che adornano mirabilmente le cose nostre, è principalissimo instromento l'Oro, Metallo, frà gli altri, nobilissimo. Et però la presente figura si dovrà distintamente con queste due cose rappresentare: Con le spiche, che adornano il capo, suo principal membro, e con l'oro della veste, che adorna, e ricopre le parti più segrete del corpo. Si dipinge con le spiche Cerere, inventrice delle biade, e si dimanda il secolo dell'oro quell'età, nella quale i primi uomini non sentirono la violenza della carestia. È di età matura, perché particolarmente le conviene il giudicio, e il consiglio, e ricerca essere disposta con regola, e adoprata con misura. Di qui avviene, che molti sono, come si suol dire, Poveri sol per troppo haverne copia, come altri per la troppa mancanza.
Il Papavero si prende da gli antichi per segno di fertilità, e anco per significare la Terra tutta, per essere di forma rotonda, distinto con molte celle tutte ripiene di semi, come la Terra, che è piena di diverse spetie di animali, è divisa da i Fiumi, e dalle Montagne in molti luochi, e come per havere il frutto del Papavero bisogna romperlo con violenza, così la terra con fatica vuol essere coltivata, perché, renda il frutto di Cerere. Si può ancora prendere questo frutto per simbolo della Città, la quale è mantenuta dall'abondanza della terra, rendendo essa poi abondante la terra di cose, che la rendono più maravigliosa, e con l'industria, e col sapere. La Senape, secondo il detto di Cristo nostro Salvatore, è pianta feconda, e abondantissima, e il Cornocopia si pone sempre per l'abondanza, per la cagione, che in altro luoco si dirà.

DONNA, in piedi, vestita d'oro, con le braccia aperte, tenendo l'una, e l'altra mano sopra alcuni Cestoni di spiche di grano, i quali staranno dalle bande di detta figura; e è cavata dalla Medaglia di Antonino Pio, con lettere, che dicono: ANNONA AUG. COS. IIII., et S. C.

DONNA, con la ghirlanda di spiche di grano, nella destra terrà un mazzo di Canape, con le foglie, e nella sinistra il Corno della dovizia, e un ramo di Ginestra, sopra della quale saranno molte boccette di seta.

ABBONDANZA MARITTIMA
DONNA, che con la destra mano tiene un Timone, e con la sinistra le spiche.
Cerere si rappresenta con le spighe nella destra mano, stesa sopra la Prora d'una Nave, e a piedi vi sarà una misura di grano con le spighe dentro, come l'altra di sopra.

ABBONDANZA TERRESTRE
DONNA, che tiene nella destra mano un mazzo di spiche di grano, e con la sinistra il corno della dovizia, e a i piedi vi sarà una misura da grano, piena medesimamente di spiche; nella Medaglia di Antonino Pio con iscrittione, ANNONA AUG.