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L'oratorio di S. Giacomo della Cerreta sorge ai confini della parrocchia di Belgioioso nella campagna che si estende sulla riva sinistra del Po, circondato da poche case e dal muro di una cascina che stringe dappresso la parete dell'abside.

La bellezza di questa chiesa e la sua originale fioritura pittorica sono indizi per la scoperta del significato e del valore che ebbe un tempo questo edificio, la cui costruzione, nelle forme attuali, risale alla prima metà del XV sec. Esso fu punto d'incontro per genti provenienti da paesi diversi, unite da una comune devozione a San Giacomo e alla Vergine; luogo di preghiera, di riparo e di riposo durante la fatica del viaggio, di spicciola solidarietà e convivenza.
Le sue origini, infatti sono connesse con le manifestazioni di fede caratteristiche dell'età medioevale: i pellegrinaggi.
Pavia e il suo contado erano un punto quasi obbligato di passaggio per i pellegrini che secondo la pratica di fede che risale al V secolo si recavano in Galizia sulla tomba dell'apostolo Jacopo, a Roma o in Terra Santa.

Questi pellegrini seguivano la così detta "strada regina" il cui tracciato rasentava la località di S. Giacomo della Cerreta dove un ponte, detto Pissarello, permetteva il passaggio del Po. L'afflusso di pellegrini che passavano per San Giacomo si mitigò con l'editto del 1400 di Gian Galeazzo Visconti, che interdiceva il passaggio dalla città di Pavia ai pellegrini provenienti dal lago di Como e da Lecco.
Infine contribuì a questo decremento la minaccia del Po che, con le sue frequenti innondazioni invadeva le campagne correndo l'argine sotto San Giacomo dove è tutt'ora visibile l'avvallamento prodotto dal fiume fin sotto le mura del lato sud della chiesa.