Home
La chiesa di San Giacomo consiste in un unico e vasto ambiente a pianta rettangolare, piuttosto allungato, con la porta principale nel lato breve, e un'altra secondaria nel lato nord,  tre finestre nel lato sud e, sul muro di fondo dell'ingresso, l'arco trionfale.
Esso forma una triplice incassatura con altri due archi digradanti, pure acuti, di cui il terzo cosituisce l'apertura dell'abside semicircolare, coperta da un catino a spicchi leggermente concavi e nervati, concorrenti al centro dell'arco frontale. Coperta da tetto a due spioventi, la chiesa riproduce esternamente la sua semplice struttura interna non avendo il suo perimetro altra modellazione, se non quella del tondo dell'abside e le lievi impronte delle lesene che scandiscono le specchiature sui muri.

Questo oratorio essenziale nella sua struttura, presenta all'interno una serie di pitture a fresco, che "...esaminate nel loro insieme assumono il significato di una grande manifestazione corale della fede, nella quale si avverte la presenza di un senso cristiano della vita permeante ogni atto e ogni momento della quotidiana esistenza"; esse sono segni di un'epoca tormentata, capace di fondere il fatto artistico con l'ansia religiosa della coscienza popolare.

"Vergine con il Bambino" di Vincenzo Foppa
il quadro nella chiesa

Allineato sulle pareti, accanto a rustiche figuazioni e delicate immagini della Vergine con il Bambino, che richiamano le miniature dei messali, persino nel fondo a quadrigliature auree, un dipinto attribuito a Vincenzo Foppa interrompe "...il coro tradizionale degli altri affreschi con una nota quasi violenta di Stil Novo". Segue nel tempo una Madonna con il Bambino e San Giacomo datata "1468 - Giovanni de Caminata".

Questo artista dovrebbe rappresentare con Giovanni Mezzabarba, Antonio e Leonardo Vidolenghi il fiore del Rinascimento pavese, attraverso cui la storia degli artisti locali esce dalla nebbia degli anonimi ed entra in un periodo di nuova attività.